La tragedia della guerra vista con gli occhi delle persone con disabilità: a Ivano-Frankivsk, in Ucraina, una mostra delle opere de "Gli Amici"

 

Nella martoriata Ucraina la guerra continua a colpire soprattutto i più fragili, come le persone con disabilità. È nello stare vicino a loro che si compie quella resistenza alla guerra che la Comunità porta avanti sin dall'inizio dell'invasione russa. Il 3 luglio, è stato presentato a Ivano-Frankivsk, il movimento degli Amici, con una mostra di quadri che raccontano la tragedia della guerra vista dagli occhi delle persone con disabilità.  

Il conflitto ha costretto all'evacuazione dalle proprie case molte persone con disabilità, che si sono spesso trovate sole, col rischio di non ricevere l'assistenza necessaria. Per questo la Comunità a Ivano-Frankivsk ha realizzato due case per cinque persone evacuate da un istituto di Kyiv, e ha aperto un laboratorio d'arte a cui partecipano persone con disabilità che vivono alcune in istituto e altre cin famiglia, sia originari della città che sfollati. Oltre al laboratorio, queste persone partecipano alle preghiere della Comunità e alle iniziative per aiutare i poveri.

Alla mostra de Gli Amici erano presenti anche tanti bambini e adolescenti, i Giovani per la Pace. Molti di loro incontravano per la prima volta persone con disabilità: un'esperienza che ha permesso ai giovani di abbattere tanti pregiudizi e luoghi comuni. Inoltre, gli Amici hanno raccolto fondi per le Summer School per i bambini: un segno di quella catena della solidarietà che grazie all'impegno di Sant'Egidio resiste nonostante la guerra.

Oksana Bilous, coordinatrice della mostra, ha detto: “Abbiamo organizzato questa mostra per far conoscere il nostro lavoro al maggior numero possibile di persone a Ivano-Frankivsk. Vogliamo sottolineare che nella società ci sono ancora troppi stereotipi e pregiudizi sulle persone con disabilità mentale. Ma noi vogliamo abbattere questi stereotipi e far capire che sono persone che possono essere attive, felici, interessanti e dare il loro contributo alla società.”