PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Preghiera della Vigilia
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Preghiera della Vigilia
sabato 30 agosto


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Chiunque vive e crede in me
non morrà in eterno.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dalla prima lettera di Paolo ai Tessalonicesi 4,9-11

Riguardo all'amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi infatti avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri, e questo lo fate verso tutti i fratelli dell'intera Macedonia. Ma vi esortiamo, fratelli, a progredire ancora di più e a fare tutto il possibile per vivere in pace, occuparvi delle vostre cose e lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato,

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Se tu credi, vedrai la gloria di Dio,
dice il Signore.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Paolo inizia questa parte della lettera richiamandosi all'autorità di Gesù. E in suo nome mostra ciò che "piace a Dio", la "sua volontà". Porge l'esortazione come una preghiera, tanto la sente decisiva. I tessalonicesi sanno già come comportarsi per piacere a Dio: lo stesso apostolo glielo aveva mostrato quando era con loro, sia con l'esempio che con l'insegnamento. Essi debbono perseverare in questa via, anzi distinguersi ancor più nel percorrerla, sino alla santità. La volontà di Dio è la nostra santificazione, ossia appartenere in tutto a Dio, e quindi essere lontani dal male e sciolti dai suoi legami. L'apostolo mette poi in guardia dalla sete di guadagno e dalla cupidigia che ci portano a soverchiare gli altri sino a umiliarli. Dio, sottolinea l'apostolo, "non ci ha chiamati all'impurità, ma alla santificazione", ossia ad abbandonare comportamenti egocentrici e violenti per volgerci verso di lui e a fare della sua Parola la luce per i nostri passi. Perciò chi disprezza questi precetti disprezza Dio stesso, mentre chi resta nella "santità" dimora nell'amore. L'apostolo aggiunge: "Riguardo all'amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi infatti avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri, e questo lo fate verso tutti i fratelli dell'intera Macedonia. Ma vi esortiamo, fratelli, a progredire ancora di più". Se l'amore è lo Spirito effuso da Dio nel cuore dei credenti, lo Spirito stesso è il maestro interiore che guida ogni discepolo. L'amore fraterno, infatti, non è un precetto degli uomini, ma il comandamento nuovo che Gesù ha dato ai discepoli di ogni tempo facendone il segno distintivo del loro legame con lui. Ed è un dono che deve essere vissuto in maniera sempre più ampia. Nessuno può adagiarsi sull'amore che c'è già; esso stesso chiede di crescere e di allargarsi.