PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Preghiera della Vigilia
Parola di Dio ogni giorno

Preghiera della Vigilia

Festa dei santi Gioacchino e Anna, progenitori del Signore. Ricordo di tutti gli anziani che con amore comunicano la loro fede ai più giovani. Memoria di Maria, malata di mente, morta a Roma nel 1992. Assieme a lei ricordiamo tutti i malati di mente. Leggi di più

Libretto DEL GIORNO
Preghiera della Vigilia
sabato 26 luglio

Festa dei santi Gioacchino e Anna, progenitori del Signore. Ricordo di tutti gli anziani che con amore comunicano la loro fede ai più giovani. Memoria di Maria, malata di mente, morta a Roma nel 1992. Assieme a lei ricordiamo tutti i malati di mente.


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Chiunque vive e crede in me
non morrà in eterno.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal libro del Siracide 44,1.10-15

Facciamo ora l'elogio di uomini illustri,
dei padri nostri nelle loro generazioni.
Questi invece furono uomini di fede,
e le loro opere giuste non sono dimenticate.
Nella loro discendenza dimora
una preziosa eredità: i loro posteri.
La loro discendenza resta fedele alle alleanze
e grazie a loro anche i loro figli.
Per sempre rimarrà la loro discendenza
e la loro gloria non sarà offuscata.
I loro corpi furono sepolti in pace,
ma il loro nome vive per sempre.
I popoli parlano della loro sapienza,
l'assemblea ne proclama la lode.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Se tu credi, vedrai la gloria di Dio,
dice il Signore.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Gli "uomini illustri" protagonisti di questo brano del libro del Siracide sono, nella tradizione ebraica, gli "uomini di pietà", hassidim. Dio, in un certo senso, ha continuato a governare la storia attraverso le figure di questi uomini che nella fede in Dio e nella sua Parola hanno fatto crescere l'amore e la pietà nel mondo. Di loro si è custodita una preziosa memoria, chiave religiosa per il popolo di Israele, ma anche per la nostra umanità. Lo scrittore Primo Levi, testimone sopravvissuto della Shoah, diceva: "Tutti coloro che dimenticano il loro passato sono condannati a ripeterlo". Nei nostri tempi, mentre vediamo scomparire i testimoni delle due guerre mondiali, il tema della memoria ci viene ricordato dalla Scrittura come qualcosa di fondamentale. Nella quarta domenica di luglio, proprio in prossimità della festa dei santi Gioacchino e Anna, genitori di Maria, papa Francesco ha voluto istituire la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, perché non perdiamo la memoria della fede che ci è stata da loro trasmessa. Onoriamo quindi anche noi gli anziani, "uomini illustri" le cui generazioni hanno sperimentato la forza del male e della guerra. La loro memoria ci spinga a essere testimoni della pace, e nell'alleanza tra giovani e anziani continui la comunicazione della fede. Nella memoria, la storia diviene liturgia di lode a Dio che ha compiuto meraviglie. Tutte le generazioni sono nel cuore di Dio e la memoria di Israele che ricorda i padri ci fa capire che è Dio per primo a ricordarsi di noi.